lunedì 2 settembre 2013

A VERONA IL LIBRO SU SANTOMENNA

Amici carissimi,
come qualcuno di voi già saprà, all’inizio dell’estate ho avuto il piacere di dedicare un libro al mio paese di origine dal titolo “Santomenna: sui sentieri della memoria”.
Un successo inaspettato: in un paio di mesi, sono state distribuite/richieste  700/800 copie, particolarmente fra gli emigranti  sparsi in tutto il mondo ( vedi blog www.santomenna.blogspot.com)

Il libo di 164 pagine, con un’appendice fotografica ponderosa, dedica un capitolo rilevante al fenomeno dell’emigrazione e alla civiltà contadina degli anni che vanno dal dopoguerra sino ai primi anni sessanta.

E’uno spaccato della società meridionale  negli anni immediatamente dopo la seconda guerra mondiale, con una descrizione dettagliata della civiltà rurale e degli antichi mestieri artigiani ormai quasi del tutto scomparsi. La mietitura, la cattura delle api, la preparazione della calce viva, la preparazione della carbonella erano tutte attività legate a quella civiltà e ormai vivono solo nei ricordi degli anziani che io ho raccolto in un DVD allegato.
Non sono trascurate le abitudini alimentari di una volta, i giochi e i passatempi che si praticavano quando ancora non c’era la televisione.
Un capitolo è dedicato alle superstizioni e le magie nell’immaginario del mondo contadino.
Argomenti che, secondo me, accomunano moltissimo, più di quanto si possa credere, il piccolo centro dell’entroterra salernitana alle nostre contrade della Lessinia e alla campagna veronese in genere.

E’ questo uno dei motivi per cui ho accettato volentieri l’invito del Comitato Festa di S.Croce  a presentare anche a Verona il libro che parla del mio paese.
Sono certo che, come in altre occasioni, gli amici mi aiuteranno a sostenere questa iniziativa, in favore del mio paese, quasi raso al suolo dal terremoto dell’80.
Il libro non è in vendita, viene dato in cambio di un’offerta.
Il ricavato, gestito da un apposito Comitato di giovani sammennesi,  servirà a finanziare qualche attività sociale nel piccolo centro del salernitano-
Potrebbe trattarsi anche solo di una lapide per ricordare il sacrificio dei nostri emigranti, ( anche grazie alle loro rimesse, nel dopoguerra, in Italia abbiamo raggiunto un progresso economico inaspettato) ma siamo fiduciosi di riuscire a fare qualche intervento a favore della comunità.
Vi aspetto venerdì 6 settembre alle 18 nell’ Oratorio della Parrocchia di S.Croce ( in fianco al Cinema Alcione)

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