Domenica 28 Dicembre - ore 18;00 #Jazz al borgo antico (1ª ed. invernale): Duo in Jazz con Alberto Della Monica al sax e Marco De Gennaro al piano nella splenida cornice della settecentesca "Congregazione dell’Immacolata Concezione"
Un'iniziativa lodevole.
Un utilizzo intelligente della Congrega, un luogo caro ai sammennesi, da me più volte auspicato.
Per la gioia di vedere ancora vivo ( a pensare che veniva utilizzato quasi esclusivamente per salutare i nostri morti !!) questa luogo ricco di bellissimi affreschi propongo alcune foto ed il capitolo dedicato ai luoghi sacri nel libro "Santomenna: sui sentieri della memoria"
Approfondimento:
i luoghi Sacri ( dal libro Santomenna: sui sentieri della memoria)
Oltre al Convento, la Chiesa dell’Annunziata e
di S. Lucia si ricordano anche:
ÿ
La
Chiesa Santa Maria delle Grazie il cui primo impianto, a tre navate, risale
probabilmente al XIV secolo, ma che, a causa dei terremoti, ha subito numerosi
rifacimento: il primo nel 1575, commissionato dall’arcivescovo di Conza, mons.
Marco Antonio Pescara. Il soffitto (stucchi e pitture), di stile barocco, fu
fatto decorare nel 1647 dal vescovo Ercole Rangone. Oltre a delle tele del
pittore Miglionico (seicento) vi è una bella acquasantiera del ‘600 e, di
grande rilievo, la vecchia cupola che, nel 1917, venne ricoperta di piombo. Nel
1929 la pavimentazione venne rivestita con marmi di Carrara e nel 1950 venne
rifatta la facciata. Nel 1978 furono eseguiti dei lavori di restauro e
l’interno venne decorato con oro zecchino dal pittore Rocco Pennino di
Avellino. Nel 1980 la chiesa subì ingenti danni e la cupola, dopo alcuni mesi,
fu abbattuta. L ’unica testimonianza esistente dell’antico complesso religioso
è il campanile, che si riuscì a salvare grazie alla caparbietà dei cittadini
che non vollero venisse abbattuto dopo il terremoto.
ÿ La Chiesa della Congregazione dell’Immacolata Concezione
eretta ai primi del ‘700 e portata a compimento soltanto nel 1730 per
iniziativa della Confraternita dell’Immacolata Concezione, che annoverava tra
gli iscritti i nobili del paese. L’edificio è costituito da un´unica navata,
conclusa da un’abside riccamente decorata a rilievo, sormontata da un
baldacchino retto da angeli. Nella nicchia centrale vi è la statua
dell’Immacolata risalente al 1736 ad opera dello scultore Gennaro Franzese.
Tra gli
arredi riveste particolare interesse la cantoria settecentesca in legno scolpito.
La costruzione dell’organo, invece, risale al 1754-55 ad opera di Francesco
Mancieri di S. Rufo. L’altare maggiore, del 1739, fu costruito in pietra
locale. Nella sagrestia vi è un grande dipinto su tela, raffigurante la Vergine
Immacolata, eseguito dal pittore Carmine Carbutti nel 1779. Quattordici
stazioni della Via Crucis, dipinte nel 1769 da Carmine Carbutti, sono
distribuite lungo la pareti laterali. Vi é anche un “lavatino” in pietra
eseguito nel 1747 da Carmine Trotta e un’acquasantiera del 1753, opera degli
artigiani Lanzetta e Scudise.
Nel
libro “La Congregazione dell’Immacolata
Concezione in Santomenna” si parla della “congrega “fondata nei primi del
‘700 (nel 1730 aveva ottenuto la benedizione pontificia) che aveva il compito
di governare la congregazione secondo un regolamento rigido, datato 1777, con
assenso Regio.
La congrega, che aveva il compito principale
di “promuovere la Gloria di Dio e di
Maria Santissima e per lo sviluppo delle loro anime”, tra gli iscritti ha avuto
molti componenti delle famiglie nobili locali come i De Ruggieri, Figurelli,
Zuccai, Rosamela, ecc.
Io stesso ricordo
come ultimo priore Francesco Calabrese (P’lican’) ben coadiuvato da Peppino
Zambella. Nel 1931 la confraternita, di cui l’unico mio ricordo si riferisce
alle austere funzioni funebri, passò alla dipendenza delle autorità
ecclesiastiche. In seguito alle nuove norme emanate dal Concilio Vaticano II la
confraternita venne nuovamente eretta canonicamente dal vescovo di Campagna
mons. Iolando Nuzzi nel 1967.